Castelnuovo Cilento, il baluardo difensivo
Il borgo è posto su un colle, ad una quota di 300 mt s.l.m. circa e prende il nome da uno scenografico castello posto sulla parte più alta che regala uno spettacolare panorama sulla Valle del fiume Alento che giunge fino alla costa.
Il castello e il borgo storico
Il castello ebbe origine nel 1269, in epoca angioina, ingloba una meravigliosa torre a base cilindrica. Il castello ebbe una grandissima importanza difensiva nei confronti degli invasori, insieme a quello posto sul colle di Velia e di Novi Velia. La sua costruzione viene attribuita a Guido D’Alemagna cavaliere francese sceso il Italia al seguito di Carlo D’Angio’ che ottenne proprio in quell’anno il feudo di Castelnuovo. Dopo la sua morte il possesso è passato nelle mani di diversi feudatari, fino alla famiglia Talamo – Atenolfi che ne è tuttora proprietaria che ne ha curato un poderoso restauro negli anni sessanta. La leggenda racconta che il castello di Castelnuovo fosse collegato con il castello di Velia e con altri castelli della zona attraverso dei cunicoli sotterranei. Nel castello si tiene ogni anno nel periodo di ferragosto, una suggestiva manifestazione denominata “Castrum Novum”, una in una rievocazione storica con costumi d’epoca e si svolge all’interno del castello.
Il borgo si è sviluppato negli anni proprio intorno al castello le caratteristiche viuzze. Oltre alla torre e al castello si ricordano la Chiesa parrocchiale dedicata a S. Maria Maddalena, l’abitazione e la tomba di Guerino Galzerano. Quest’ultimo personaggio, di umili origini, da artista moderno è riuscito ad adornare in modo singolare l’abitazione in via Roma, il giardino contiguo al castello medievale, il borgo di Santa Caterina e la tomba monumentale nel cimitero, il tutto con l’uso di ciottoli fluviali.